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Una bevanda alternativa al caffè, chiamata Chokkino, e realizzata con uno degli alimenti con il più alto contenuti di antiossidanti, magnesio, ricchissimo di sali minerali: il cacao, uno dei superfood per eccellenza. Sensobus, un laboratorio-rilevatore sensoriale mobile che, posizionandosi nei parcheggi dei supermercati, raccoglie informazioni dagli utenti in tutta Europa sulle preferenze di consumo, ma anche per fare ricerca. E poi: la spirulina di Spiriteat, in capsule, scaglie o in polvere, oppure contenuta in alcuni prodotti, come il riso e pomodori secchi ready-to-cook, o ancora, proposta in forma di snack, come le barrette energetiche. Una supervitamina, che serve per bilanciare la propria dieta con tutti i nutrienti mancanti: oltre ad essere ricchissima di vitamine, amminoacidi, minerali e antiossidanti, che aiutano a pulire le tossine dal corpo, il 60% infatti sono pure proteine vegetali.
All’ultima edizione di Seeds & Chips, incubatore di idee uscito dal cilindro del fondatore e presidente, Marco Gualtieri, e piattaforma di lancio di soluzioni per il futuro del nostro pianeta, le start up e aziende che hanno popolato gli spazi della fiera di Rho a Milano sono state innumerevoli; illuminanti e concrete le soluzioni ai più urgenti problemi che affliggono il nostro presente.
Climate change, food waste, ma anche la circular economy, la robotica e la precision agricolture: sono solo alcuni dei temi cruciali affrontati nei 4 giorni di dibattiti, incontri, conferenze. “Il nostro obiettivo con Seeds & Chips è far accadere le cose. E nel nostro Paese ci sono numerose opportunità,” afferma Gualtieri. “Per esempio, l’agricoltura di precisione avrà un ruolo centrale nell’immediato futuro. E abbiamo individuato la Puglia come “place to be”. Attraverso l’applicazione di alcune tecniche derivanti anche dall’aerospaziale, messe a disposizione degli agricoltori puntiamo a ridurre l’uso di fertilizzanti ed eliminare – speriamo – i pesticidi. Avremmo così un sistema di produzione alimentare decisamente più sostenibile. E dalla Puglia partiremo con il primo laboratorio che speriamo diventerà un punto di riferimento nazionale.”
Tra le start up portatrici di forti innovazioni nel settore dell’agricoltura, anche X-farm, un software che aiuta gli agricoltori a migliorare la gestione dei dati attraverso un quaderno di campagna digitale, per tracciare le proprie attività e coordinare tutto direttamente dal proprio computer, tablet o smartphone. Oppure Bluetentacles, realtà il cui scopo è monitorare le condizioni climatico-ambientali, integrandole con dati satellitari e meteo-previsionali, e consigliare all’agricoltore o consorzio il corretto ciclo irriguo, per risparmiare acqua e ed energia. “Proponiamo una soluzione completa, di artificial intelligence,” spiega Marco Bezzi, amministratore delegato, “perché tramite i nostri impianti siamo in grado di controllare anche gli impianti già esistenti. Siamo in fase di prima installazione in nord Italia, in Trentino, ma anche nella zona di Ferrara. Puntiamo sicuramente all’Italia in primis, ma tra i nostri obiettivi c’è una certa scalabilità a livello mondiale. Siamo stati recentemente al CES di Las Vegas, ma anche al “The World Agri-Tech Innovation Summit” di San Francisco a marzo, e alla fiera nordafricana SIAM, con ottimi risultati. A testimonianza della nostra voglia di esportare la nostra tecnologia a livello internazionale.”
Ed è stato proprio il continente Africano al centro dell’edizione 2019 di Seeds & Chips. Oltre a quelli che Gualtieri ha definito “teennovators”, e cioè i giovani della Generazione Z che puntano al cambiamento su scala globale. “Non possiamo parlare di futuro del cibo,” afferma Gualtieri, “se il continente africano non è seduto al tavolo principale. Per questo motivo, abbiamo deciso che ci sarà un’edizione di Seeds & Chips proprio in Africa, nel 2020, e oggi presentiamo “Fihnk”, una call per 1 miliardo di euro per annunciare un food innovation hub in 10 stati diversi (Angola, Egitto, Etiopia, Ghana, Kenya, Marocco, Mozambico, Nigeria, Ruanda, Sudafrica), che mettiamo in interconnessione tra di loro, per accelerare l’innovazione in questa terra, che ha la già giovane popolazione del Pianeta, e con il più alto tasso di crescita in assoluto. Per quanto riguarda invece la Generazione Z,” continua Gualtieri, “i nostri Teenovators, hanno dalla loro un mindset diverso, sono dei nativi digitali. Greta Thunberg, la giovane attivista svedese, ha solo acceso la miccia. Ma come lei ce ne sono migliaia in tutto il mondo. Qui solo, ce ne sono un centinaio, che arrivano da India, Messico, USA, Australia e stanno facendo qualcosa di straordinario, per il loro futuro.”