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Ecosistemi di partnership e cooperazione tra compagnie di assicurazione e insurtech. Questi i trend al centro del Digital Insurance Agenda (Dia), uno dei più importanti appuntamenti per chi è interessato all’innovazione in ambito assicurativo. Il forum, organizzato ad Amsterdam dal 25 al 27 giugno, ha richiamato nella città olandese 1.300 decision makers da 56 paesi del mondo e da 6 continenti. Di fatto un’occasione per scoprire la nuova fase dell’industria assicurativa legata alle tecnologie digitali. Proprio la tecnologia, dall’intelligenza artificiale alla blockchain, sta rivoluzionando i modelli di business tradizionali spesso inadeguati rispetto alle nuove esigenze dei consumatori.
Roger Peverelli e Reggy de Feniks – i due ideatori del festival Dia con un’esperienza di venticinque anni nel campo delle strategie di innovazione digitale – parlano addirittura di “onde insurtech”. La prima è arrivata dieci anni fa con le prime startup dal potenziale disruptive per il mercato delle assicurazioni. Imprese in erba che hanno sfidato lo status quo. I cosiddetti ‘challengers’ che si sono posti come competitor rispetto a player come Allianz o Generali. Poi è stata la volta degli “enablers” ovvero quelle nuove realtà del settore assicurativo in grado di offrire soluzioni hi tech capaci di agevolare il lavoro dei colossi assicurativi.
Oggi secondo i due esperti viviamo la fase degli “ecosistemi di partnership”. Il che significa la fine della contrapposizione insurtech/assicurazioni in favore di nuovi modelli di business e collaborazioni tra attori di realtà diverse. Facendo un uso intelligente dei dati, le insurtech e i big del settore stanno, ad esempio, efficientando le procedure, migliorando l’esperienza del cliente e costruendo pacchetti integrati di servizi. Ed è su questo punto che le grandi compagnie devono scommettere. Gli assicuratori dovranno combinare sempre più le eccellenze operative e la centralità del cliente. Tra le sfide a breve termine, emerse durante il Dia, troviamo l’urgenza di migliorare le strategie di prezzo, ridurre i rischi e semplificare la gestione dei sinistri. In un mondo in cui auto connesse, abitazioni intelligenti e e-health stanno diventando la normalità si aprono infatti opportunità per nuovi prodotti e servizi. Occasioni di business più facili da cogliere se affiancati da realtà innovative che possiedono magari anche la tecnologia giusta al momento giusto.
Certo, la sfida non è semplice e richiede grandi capacitá di dialogo tra il mondo insurtech e l’industria assicurativa tradizionale. Per agevolare il confronto e favorire la nascita di ecosistemi internazionali a dicembre Dia lancerà la prima edizione ad Hong Kong. Nella convinzione che la quarta onda dell’insurtech possa partire proprio dall’Asia e dalle migliaia di startup già oggi potenziali unicorn.