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Benessere finanziario per le piccole imprese: cos’è e come crearlo

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29 Dicembre 2022

American Express

La salute finanziaria di un’azienda non si misura solo in termini di profitto. Sono molti, infatti, i criteri a cui un imprenditore deve prestare attenzione. Per comprenderli è fondamentale che sia anche in possesso di un buon livello di alfabetizzazione economica. Secondo alcuni esperti, ad esempio, è importante conoscere i principali termini contabili. Ecco una breve guida per gestire al meglio le spese

Traduzione dell’articolo in inglese pubblicato su Business Class, global content platform di American Express, e disponibile qui

https://www.americanexpress.com/en-us/business/trends-and-insights/articles/financial-wellness-for-your-small-business-what-it-is-and-how-to-create-it

Se siete come la maggior parte dei titolari di piccole imprese, potreste essere entrati in affari perché siete appassionati del prodotto o del servizio che vendete e del modo in cui questo aiuta il vostro consumatore finale. Sebbene vogliate generare i maggiori ricavi possibili, potreste dare la priorità alla qualità dei servizi offerti alla clientela piuttosto che alla gestione ottimale delle finanze aziendali. 

Forse siete anche responsabili di tutti gli aspetti delle attività aziendali; quindi, potreste rientrare in quel quasi 80% di proprietari di piccole imprese che gestisce la contabilità in autonomia, stando al sondaggio State of Financial Literacy 2022 condotto dalla piattaforma software di gestione aziendale vcita su 326 titolari di PMI in tutto il mondo.

Se, invece, appartenete al 60,7% degli intervistati che conosce il flusso di cassa, il benessere finanziario vi farà pensare alle entrate e alle uscite della vostra azienda, ai saldi dei conti bancari aziendali e alla disponibilità di liquidità necessaria per tenere a galla la vostra attività nel breve periodo.

Se in banca ci fosse abbastanza denaro per mandare avanti la vostra attività e se le vendite fossero costanti, potreste considerare tutto ciò come salute finanziaria. Ma è solo questo il reale benessere finanziario delle piccole imprese?

Che cos’è il benessere finanziario?

Sono stati intervistati tre esperti che hanno una lunga esperienza alle spalle nell’aiutare le piccole imprese a realizzare entrate consistenti e a crescere nelle loro attività. La loro definizione di benessere finanziario si basa su parametri specifici che vanno ben al di là dei semplici saldi giornalieri del conto corrente. La strada verso una crescita aziendale duratura dipende in definitiva dalla comprensione di alcuni concetti di base.

Il benessere finanziario consiste nel capire a che livello si trova l’azienda da un punto di vista finanziario e quali sono i suoi obiettivi a uno, tre, cinque e persino dieci anni da oggi“, afferma Tar’kesa Colvin, master strategist di TColvin Consulting. “Il primo passo è quello di essere consapevoli e aggiornati in merito alle entrate, ai profitti, alle spese e agli investimenti correnti della vostra attività“, aggiunge Colvin, la cui società sostiene le piccole imprenditrici affermate nel superamento dell’estenuante ciclo che alterna abbondanza e mancanza di lavoro. “Si tratta di dati validi che supportano le future decisioni di business“, continua l’esperta.

Paige Oldham, proprietaria del fornitore di servizi di consulenza Mindful CFO, è dello stesso parere. “Il benessere finanziario consiste nel conoscere con sicurezza le prospettive economiche e la posizione patrimoniale della propria società, in modo da poter dormire sonni tranquilli“.

Le tendenze finanziarie sono legate a quelle operative della vostra azienda, come il numero e il tipo di clienti che avete, le loro abitudini di acquisto e le loro esigenze di assistenza, i volumi di produzione e i punti di pareggio“, continua Oldham. “La posizione patrimoniale è, in ultima analisi, la vostra posizione di cassa: avete abbastanza liquidità per sostenere le operazioni in corso e la crescita prevista della vostra impresa nel contesto economico attuale e futuro?“.

Questo determina il successo della vostra attività, afferma Wini Stowe, agente iscritto all’IRS e titolare di Winifred A. Stowe, uno studio di contabilità e consulenza fiscale. Wini Stowe afferma che saprete di aver raggiunto il benessere finanziario nella vostra piccola impresa quando non faticherete a mantenere i clienti.

Il benessere finanziario si ha quando la vostra attività sviluppa uno stimolo che spinge i clienti a ricercare i vostri servizi e prodotti“, spiega l’esperta. Ciò significa che non dovrete più impegnarvi più di tanto per attirare i potenziali consumatori. “La gente è a conoscenza della vostra attività e vuole i vostri servizi o prodotti“, spiega Stowe, che si occupa di contabilità per la crescita delle imprese in diversi settori. La crescita e l’espansione del vostro business dipendono dal raggiungimento di questo obiettivo del passaparola. Questa è anche la strada per una redditività costante.

Ma come si fa a raggiungere questo traguardo? Il primo passo consiste nel considerare l’applicazione di alcuni concetti di benessere finanziario alla vostra filosofia aziendale. Ciò può significare un cambiamento di mentalità che vi aiuti a comprendere l’importanza di strutturare le finanze per generare il massimo profitto dalla vostra impresa. Una buona cultura finanziaria richiede una preparazione specifica. 

Avete una preparazione finanziaria a livello di piccola impresa?

Così come è difficile stabilire il benessere economico personale senza disporre di una giusta alfabetizzazione finanziaria, è quasi impossibile raggiungere gli obiettivi di redditività aziendale senza una cultura di impresa. Questo va al di là del sapere quanto contante avete sui conti bancari aziendali.

La cattiva gestione finanziaria e la mancanza di alfabetizzazione economica sono tra le principali cause del fallimento di una azienda. Molti imprenditori non sanno come generare entrate costanti, che sono alla base dell’espansione dell’attività.

Gli imprenditori devono riconoscere che la loro attività opera per fare soldi“, afferma Colvin, che lavora con imprenditori che faticano a generare entrate costanti anche dopo tre anni di attività. “La vostra attività non è di alcun beneficio se non si prende cura delle vostre esigenze finanziarie“, aggiunge.

L’alfabetizzazione finanziaria delle piccole imprese può includere la comprensione del proprio stile di gestione del denaro, la pianificazione finanziaria, compresi il budget e gli investimenti, la conoscenza dei punteggi di credito aziendali e personali, dei rendiconti finanziari e della contabilità. “I numeri dei bilanci raccontano la storia della vostra azienda”, afferma Oldham. “Ma poche persone sono in grado di guardare quei numeri e capire se hanno un problema“, aggiunge. Inoltre, il 54,3% dei piccoli imprenditori non conosce il proprio punteggio di credito aziendale e il 40,3% non ha un bilancio dettagliato, secondo l’indagine vcita State of Financial Literacy 2022.

Quindi, state davvero percependo il vostro benessere finanziario in qualità di imprenditori, semplicemente perché avete un conto in banca in attivo e pagate le spese per la vostra attività in tempo? Per rispondere a questa domanda, l’alfabetizzazione finanziaria aziendale può aiutarvi a comprendere la situazione della vostra impresa.

Il livello di alfabetizzazione e la conoscenza della situazione patrimoniale della vostra attività, in particolare quella specifica del vostro settore, possono definire l’idoneità finanziaria della vostra azienda.

3 domande da porsi sul benessere finanziario della piccola impresa

Iniziate a pensare ai vostri obiettivi di business a lungo termine attraverso la lente del benessere finanziario. Ad esempio, se la strategia è quella di crescere nei prossimi cinque anni, come potete posizionare la vostra attività in modo da raggiungere questo obiettivo dal punto di vista patrimoniale? Conoscere le risposte alle seguenti domande di base sulla vostra attività vi aiuterà a raggiungere questo obiettivo.

  1. Come sto gestendo le mie spese aziendali?

 Le spese di lavoro e quelle private vengono pagate da conti separati? In caso contrario, è probabile che stiate mescolando o confondendo le finanze della vostra società con quelle private, il che è inopportuno anche se siete un’impresa individuale. Cercate di evitare di pagare le spese personali con i conti aziendali e viceversa. Sia Stowe che Colvin lo riscontrano di frequente.

Stowe fa l’esempio ipotetico di un imprenditore a cui sono rimasti 3.000 dollari sul conto aziendale alla fine del mese. “Festeggiano spostando il denaro sul loro conto privato e vanno in vacanza“, spiega la Stowe, “Poi, quando il mese successivo l’azienda riceve una fattura di poco più di 2.750 dollari, non hanno più i soldi per pagarla“.

Molti imprenditori pagano sia le spese personali che quelle lavorative con il conto corrente sul quale c’è del denaro, ma le somme sul conto aziendale appartengono alla società. “Quando si fa così“, dice Colvin, “si mette la propria azienda in deficit e non si riesce a far fronte alle spese“.

Stowe aggiunge: “Inoltre, quando si devono presentare i bilanci della società a una banca per ottenere un finanziamento, è difficile ricostruirli a causa della mescolanza delle spese“. Questo rende difficile tracciare le uscite dell’impresa così da determinare se si è abbastanza profittevoli da ottenere un prestito. Secondo l’esperta, i titolari di PMI devono rispettare il denaro. “Ricordate che potete spendere quel dollaro solo una volta e che una volta speso è perduto“, afferma.

  1. Come è impostato il mio sistema di contabilità e ne comprendo i dati?

Esistono diversi programmi di contabilità che possono essere utilizzati per registrare, rendicontare, analizzare e interpretare le informazioni finanziarie dell’azienda, oltre alla fatturazione. Il software da utilizzare dipende dalla tipologia, dalle dimensioni e dal settore in cui si opera. Se siete una società attiva nel settore dei servizi, come un consulente di comunicazione o uno scrittore senza dipendenti, avrete bisogno di un sistema di contabilità diverso da quello di un ristorante o di un’attività di vendita al dettaglio con inventario e dipendenti.

Qualunque sia la vostra scelta, è essenziale assicurarsi che il software o il sistema di contabilità sia impostato correttamente per soddisfare le esigenze di tracciamento del denaro della vostra attività. Per questo motivo, potrebbe essere necessario assumere un contabile o un ragioniere che vi aiuti a impostare correttamente le registrazioni contabili nel vostro sistema e a mantenerle sempre in ordine. Assicuratevi che il consulente comprenda il tipo di attività e il settore in cui operate.

La maggior parte dei sistemi di contabilità aziendale genera gli stessi risultati o rendiconti finanziari, o quantomeno dovrebbero quindi, la comprensione dei risultati del vostro sistema contabile è fondamentale. Ad esempio, conoscete i concetti e i termini di base dei rendiconti finanziari? Anche se avete un contabile o un ragioniere, dovete avere una conoscenza di base di cosa sono. Ecco i quattro prospetti finanziari che dovete conoscere.

Conto economico: mostra l’ammontare dei guadagni e delle perdite della vostra azienda, determinandone la redditività. Chiamato anche P&L, fornisce un’istantanea periodica delle entrate e delle uscite dell’azienda, con cadenza mensile, trimestrale o annuale.

Bilancio: è una visione di alto livello dell’attuale situazione finanziaria dell’azienda. Include le attività (ciò che si possiede) e le passività (ciò che si deve). Sottraendo le passività dalle attività si ottiene il patrimonio netto.

Rendiconto finanziario: questo rendiconto tiene conto della liquidità più che dei profitti, mostrando il flusso di denaro in entrata e in uscita attraverso le vendite e le spese relative alle operazioni commerciali, agli investimenti o ai finanziamenti. Se non si tiene traccia del flusso di cassa, è possibile che l’azienda sia redditizia ma che sia comunque a corto di liquidità.

Riconciliazione bancaria: riconcilia i registri finanziari dell’azienda con il saldo bancario, fornendo un riepilogo dei depositi, dei prelievi e delle altre attività del conto corrente in un determinato periodo di tempo. Questo aiuta a ottenere una documentazione coerente a fini della concessione di prestiti e di altri finanziamenti e a prevenire le frodi.

Una solida conoscenza dei bilanci e dei dati che essi forniscono vi aiuterà a tracciare una strategia di crescita per la vostra azienda, utilizzando le principali metriche di sviluppo basate su questi dati.

  1. Conosco i termini contabili più importanti?

Ci sono molti termini contabili che i titolari di piccole imprese dovrebbero conoscere e le cui definizioni accurate sono disponibili presso fonti affidabili. Tuttavia, Oldham fornisce anche diversi concetti che i proprietari di microimprese dovrebbero conoscere. Tra questi figura la differenza che esiste tra i professionisti della contabilità. “Un contabile agisce come un registratore di transazioni, quindi vede le cose in bianco e nero e non offre alcun supporto alla pianificazione o alla strategia“, spiega Oldham.

Un commercialista o un revisore inserisce i dettagli delle transazioni nei rendiconti finanziari, crea rapporti e analisi“, spiega. Un agente iscritto all’albo, come la Stowe, può fare lo stesso, ma ha anche l’autorizzazione a rappresentarvi davanti al fisco. Molti di questi professionisti, come Stowe, forniscono un aiuto fondamentale per la crescita aziendale.

Un Chief Financial Officer (CFO) distaccato come lei, dice Oldham, “fornisce un pensiero e una pianificazione strategica a lungo termine, aiuta a gettare le basi per una crescita solida, guarda al quadro generale e usa i dati finanziari per raccontare una storia“.

Secondo Oldham, è importante comprendere anche altri termini, come la disponibilità di cassa (quali sono i contanti o le attività liquide a disposizione dell’azienda per far fronte a spese impreviste). Inoltre, è fondamentale conoscere il punto di pareggio, ovvero quando i costi di gestione del business sono pari ai ricavi generati. Conoscere i giorni di insoluto delle vendite (DSO), cioè il numero di giorni che la società impiega per essere pagata dopo una vendita, aiuta a monitorare i ricavi e la redditività.

Ma è importante sapere come vengono pagate le attività del vostro settore, in modo da poter organizzare le vostre operazioni in base a quei cicli di pagamento“, spiega Stowe. E cita l’esempio dei clienti del settore pubblico contrapposti a quelli del settore privato. Sebbene paghino in modo affidabile, i primi impiegano di solito molto più tempo dei secondi. È quindi necessario stabilire se ci si può permettere di accettare clienti con cicli di pagamento molto più estesi.

Gli imprenditori devono anche capire la differenza tra profitti e ricavi, perché è fondamentale per la definizione del budget e delle operazioni aziendali“, spiega Colvin. Considerare tutte le entrate come profitti, ovvero ciò che rimane dopo aver sottratto le spese dalle entrate, può far sì che l’azienda rimanga rapidamente senza liquidità.

Tracciare e documentare in modo coerente i profitti e le perdite può cambiare il modo in cui l’impresa si approccia alla creazione di ricavi“, aggiunge. Sapere quando le spese aziendali devono essere pagate aiuta a decidere la frequenza e il metodo di pagamento dei prodotti e dei servizi venduti, in modo da avere liquidità a disposizione per le operazioni.

La comprensione del sistema contabile, dei rendiconti finanziari e dei termini contabili specifici è essenziale per ottenere finanziamenti per la crescita o per le nuove attività. Inoltre, possono aiutarvi a creare una mappa finanziaria della vostra attività con metriche chiave che vi aiutino a scalare.

Gestire la finanza delle piccole imprese come una grande azienda

Come per le grandi aziende, la gestione finanziaria delle piccole imprese è una disciplina strategica. I proprietari di piccole realtà imprenditoriali non possono gestire le leve finanziarie come le aziende incluse nella classifica annuale “Fortune 500”. Tuttavia, comprendere la vostra attività e la sua salute finanziaria è essenziale per aiutarvi a prendere decisioni solide in materia di sviluppo, operazioni e crescita.

Colvin, che lavora come consulente per grandi aziende, è d’accordo. “Il budgeting, la definizione degli obiettivi finanziari e la pianificazione strategica sono strumenti che le grandi aziende utilizzano per generare profitti”, afferma. “In qualità di piccolo imprenditore, l’adozione e l’adattamento di questi metodi alla vostra impresa influirà positivamente sui profitti, aumenterà il flusso di cassa e la capacità di far crescere i conti di riserva costituiti per le emergenze, come una pandemia globale, e di impegnarsi nelle altre molteplici attività necessarie per il successo“.

A cura di OFNetwork

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