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In Italia la spesa per la gestione e analisi dei dati ha superato i 2 miliardi di euro. A essere maggiormente coinvolte sono le grandi società, ma anche per le PMI i benefici sono numerosi. Ecco alcuni esempi
Nel 2021 è stata registrata una crescita del 13% della spesa destinata dalle aziende italiane alle soluzioni per la gestione e l’analisi dei dati, arrivando a superare quota 2 miliardi di euro. A confermarlo è l’Osservatorio Big Data & Business Analytics del Politecnico di Milano. Sono principalmente le grandi imprese ad avviare sperimentazioni di advanced analytics (l’uso di sistemi e risorse di intelligenza artificiale applicati all’analisi e gestione dei dati) e a valorizzare le informazioni a disposizione per l’intera organizzazione aziendale. Iniziano, però, a essere coinvolte anche le piccole e medie imprese italiane, che utilizzano i Big Data principalmente per effettuare analisi predittive. I benefici, anche nello small business, dell’utilizzo di questo grande volume di dati a disposizione di ogni società sono numerosi.
Ecco alcuni dei principali:
1. Taglio dei costi attraverso l’identificazione di processi costosi e flussi ridondanti;
2. Ottimizzazione del customer service, con approfondimenti in tempo reale delle preferenze e dei comportamenti dei clienti;
3. Identificazione e risoluzione dei problemi, per una maggiore velocità nella risoluzione;
4. Aumentare gli incassi, proponendo soluzioni ad hoc sulla base delle esigenze reali della clientela;
5. Migliorare vendite e fidelizzazione dei clienti, attraverso l’adattamento delle offerte sempre sulla base delle preferenze.
A cura di OFNetwork