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Vacanze 2.0 in località esclusive. Pagamenti digitali da effettuare anche attraverso un chip sottopelle e attenzione ai temi green. Alla Stazione Leopolda di Firenze si è parlato di turismo e innovazione grazie alla 12esima edizione di Buy Tourism Online (Bto). L’appuntamento annuale dedicato al turismo online quest’anno ha scommesso sulla sostenibilità e sul rapporto con le innovazioni tecnologiche. A raccontare le novità 2020, 180 speaker provenienti da 11 paesi, per un totale di 90 eventi pensati per offrire nuove chiavi di lettura sul mondo dei viaggi. “La Bto – ha detto l’assessore al turismo della Regione Toscana Stefano Ciuoffo – consente di esplorare ciò che può essere messo a disposizione degli operatori del turismo e può favorire le nostre imprese. La dodicesima edizione è una scommessa vinta per la qualità, lo spessore dei contenuti e le proposte”.
Tra un panel e l’altro si è parlato di mete turistiche alternative e originali: dalla tenda sugli alberi all’hotel dove vivere come un eremita. Centrale anche il focus sulle comunità online e su quanto siano diventati importanti i social nella scelta della propria destinazione. Secondo uno studio di Wyndham Destinations, holding americana attiva nel settore alberghiero, il 22% delle persone valuterebbe la meta anche in base alla sua “Insta-worthiness”. Ovvero per come apparirebbe sui social media.
Nel programma di Bto 2020 protagonista anche la sostenibilità con diversi talk dedicati agli strumenti digitali di gestione. Aspetto su cui i più importanti brand stanno investendo tempo e risorse. BWH Hotel Group – con i suoi brand World Hotels, Best Western e Sure Hotel – ha illustrato i progetti Stay for the Planet e StayPlasticLess, mentre Accor ha parlato di Planet 21, progetto con cui sensibilizza i propri ospiti verso un’esperienza di soggiorno sempre più attenta al pianeta. A partire dalla scelta di voli a minor impatto di CO2.
Ampio spazio anche al tema dei pagamenti digitali: durante la kermesse si è parlato di digital wallet e check-in biometrici in hotel. Strumenti ormai popolari in Cina, dove è possibile registrarsi in hotel senza bisogno di passaporti o documenti. Si è parlato anche del caso svedese e della spinta del governo verso una società cashless. Ad oltre 5.000 cittadini è infatti stato impiantato un chip sottopelle per effettuare le transazioni quotidiane, comprese quelle relative ai soggiorni in hotel. Si è poi affrontata la questione dell’accoglienza 2.0 grazie alla testimonianza di Volara, società che sviluppa software vocali per l’hospitality, e BeSpoke, chatbot utilizzato negli aeroporti. Tecnologia, in breve, al servizio dell’uomo.