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L’obiettivo è chiaro: agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese attraverso il sistema dei Confidi, i consorzi che esercitano l’attività di garanzia collettiva dei fidi. Da qui la scelta di Cassa depositi e prestiti e di Assoconfidi di siglare un ’intesa strategica per accelerare il supporto finanziario alle aziende. Al “patto” hanno poi fatto seguito una serie di accordi bilaterali per l’avvio di una prima iniziativa di collaborazione con 16 Confidi vigilati da Banca d’Italia e individuati dalla Cassa sulla base di indicatori di patrimonializzazione e qualità degli attivi, che hanno in portafoglio uno stock di garanzie pari a circa 5 miliardi di euro per oltre 320mila pmi (Artfidi Lombardia, Artigiancredito Toscano, Asconfidi Lombardia, Cofidi.it, Cofidi Veneziano, Confeserfidi, Confidi Systema, Confidicoop Marche, Cooperfidi Italia, Fidi Impresa & Turismo Veneto, Fidi Nord Est, Fin.Promo.Ter, Garanzia Etica, Italia Comfidi, Neafidi e Sviluppo Artigiano). A questo primo gruppo, potranno poi aggiungersi nuovi Confidi con un potenziale di ulteriori 300mila imprese associate.
L’operatività iniziale con i Confidi coinvolti in questo primo step si concentrerà su una serie di ambiti. Si va dal potenziamento del fondo di garanzia per le pmi, attraverso la costituzione di “sezioni speciali”, anche con risorse apportate dagli stessi consorzi, alla partecipazione dei Confidi a operazioni di finanza alternativa per le imprese promosse da Cdp (leggi basket bond), da schemi di garanzia co-finanziati da Regioni e altri enti pubblici, anche mediante l’utilizzo di fondi strutturali europei, alla creazione di un modello commerciale in cui i Confidi si ritaglieranno un ruolo di intermediari tra la spa di Via Goito e le imprese di minori dimensioni. Perché la Cassa punta ovviamente a sfruttare la diffusione dei consorzi su tutto il territorio nazionale per promuovere un intervento più capillare a favore del sistema produttivo.
«Questo accordo – commenta Nunzio Tartaglia, responsabile di Cdp Imprese – rappresenta un importante passo in avanti nella realizzazione degli obiettivi che Cdp si è posta per rafforzare il sostegno alle pmi italiane. Nel panorama imprenditoriale nazionale, dove oltre il 95% delle imprese registra un fatturato inferiore a 50 milioni di euro, anche le imprese di media e piccola dimensione ora possono beneficiare del nostro supporto come previsto dal piano industriale 2019-2021». Un piano che, come si ricorderà, punta ad ampliare il numero di aziende sostenute dal gruppo guidato da Fabrizio Palermo, con un target di 60mila imprese nell’arco di piano e con un focus crescente sulle piccole e medie realtà. La collaborazione con la Cassa, sottolinea Gianmarco Dotta, presidente di Assoconfidi, «rappresenta una importante opportunità per favorire i flussi di finanziamento indispensabili alle piccole e medie imprese, rilanciando il ruolo dei Confidi, e per promuovere un utilizzo efficiente delle risorse pubbliche e private, anche attraverso modelli innovativi di finanziamento e garanzia secondo una logica di addizionalità».
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