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Ciclo di Webinar American Express – The European House – Ambrosetti sul ruolo del CFO

Smart Business

15 Dicembre 2017

American Express

Si è appena concluso con successo il ciclo di 3 webinar promosso da American Express Global Commercial Payment in collaborazione con The European House – Ambrosetti, riservato ai CFO italiani.
American Express è orgogliosa di aver ospitato Riccardo Taranto, Chief Financial Officer RCS MediaGroup, Stefano Palmieri, Chief Financial Officer del Gruppo Granarolo e Massimiliano Moi, Chief Financial Officer di Eataly, i quali hanno parlato delle principali sfide da affrontare per un CFO in realtà e contesti complessi.
Qui sotto alcuni spunti tratti dagli interventi, le cui registrazioni potranno presto essere riviste su un portale dedicato.

L’evoluzione del ruolo del CFO: tra sfide e priorità

Riccardo Taranto, Chief Financial Officer RCS MediaGroup, ha affrontato tramite un excursus temporale l’evoluzione della figura del CFO nel tempo.
Se negli anni ’80 il ruolo del CFO era prettamente manuale e le sue competenze si concentravano principalmente nelle aree amministrative e di bilancio , nel decennio successivo, con lo sviluppo di sistemi informativi integrati e l’ampia diffusione di strumenti di controllo e Reporting economico-finanziario come gli ERP, il ruolo del CFO tende a concentrarsi sul controllo di Gestione come speciale priorità.
Con l’arrivo degli anni 2000, il ruolo del CFO deve affrontare nuove sfide dettate dalla bolla di Internet, la crisi finanziaria, l’entrata in vigore dei nuovi nuovi Principi Contabili (IAS/IFRS), di nuove regole (Governance, L.262, Dirigente preposto), dei bilanci condizionati dalla pianificazione (Impairment of assets), dello Sviluppo degli Shared Service Centers.
Le caratteristiche richieste per un buon CFO attuale risiedono nella gestione di una complessità crescente (soprattutto verso l’esterno), del grande equilibrio e identificazione delle priorità (rispetto alle urgenze), nel saper gestire bene una squadra nonostante ci sia una politica di riconoscimento di performance sempre meno generosa verso i dipendenti, nelle elevate capacità di ascolto di colleghi e di mercato, nell’autonomia di giudizio rispetto alle pressioni.
In una parola: Esperienza.
 

Sulla destra Luca Cacciotti, Director, Head of Account Sales Global Commercial Payments – American Express

Il ruolo del CFO a supporto della crescita

Stefano Palmieri, Chief Financial Officer del Gruppo Granarolo ha offerto una panoramica sul ruolo del CFO a supporto di una forte crescita aziendale, attraverso il caso Granarolo, un’azienda che è cambiata molto durante la sua storia grazie a una serie di acquisizioni.
Granarolo nel 2000 costruiva il suo successo principalmente attraverso latte italiano: aveva il suo centro a Bologna con alcuni stabilimenti anche nel resto d’Italia.
Nel 2004-2005 inizia lo sviluppo e l’espansione attraverso la prima grande operazione di acquisizione del gruppo Yomo per passare dal segmento latte/dairy all’entrata nella gamma yogurt e formaggio. Palmieri è entrato nel 2006 ed ha avuto subito il testimone di bilanci complessi con ad esempio importanti svalutazioni di asset. Il vantaggio attuale è che Yomo è ora nuovamente brand leader nel segmento yogurt (come prima dei suoi problemi pre procedura).
Nel 2011 inizia l’internazionalizzazione e la diversificazione attraverso la prima acquisizione europea in Francia di Codipal. Dopo il 2013 si susseguono una serie di acquisizioni estere, e in particolare nel 2016 avviene una diversificazione ulteriore dei prodotti. Tra il 2011 e il 2017 avvengono quasi 40 acquisizioni e il percorso continua.
Il modello di Merger&Acquisition è di tipo partecipativo: difficilmente si arriva al 100% acquisto società, se non dopo anni, ma si preserva il più possibile il ruolo chiave dell’imprenditore soprattutto se i prodotti della società sono diversi da quelli del core business Granarolo.
L’obiettivo finale è la creazione di un valore aggiunto per entrambe le parti nel corso della partnership.
L’M&A ha anche lo scopo di rispondere alle tendenze evolutive del mercato del food, e quindi ampliare la gamma prodotti, contestualmente alla gamma di distribuzione all’estero. Una scelta, questa, dettata sia dalla crescita economica generale italiana così bassa, sia dal fatto di potersi fregiare del riconoscimento e del prestigio mondiale del “made in Italy”: il settore food, in questo, è secondo solo al fashion.
La sfida affrontata da Granarolo è stata quella di proporre il made in Italy autentico a prezzi equi, abbattendo drasticamente la filiera della distribuzione, internalizzandola.
In sintesi: una strategia di M&A come acceleratore della diversificazione prodotto-mercato, supportata dalla costruzione di una cultura dell’M&A a tutti i livelli aziendali, condividendo un progetto comune con i partner attraverso un approccio tailor-made.

Il CFO oggi: clessidra e atleta

Massimiliano Moi, CFO Eataly

Infine, Massimiliano Moi, Chief Financial Officer di Eataly, ha affrontato il tema della costumer experience e satisfaction centrale nella realtà dell’azienda.
Oggi la sfida è quella di trasmettere un pizzico della bellezza che emerge dall’incrocio tra una buona idea ed i numeri, e fare sì che si possa guidare il processo dai numeri al business come la ginnastica di un atleta. E’ necessario sempre partire dal cliente arrivando alla redditività e tornare indietro, sfruttando nel processo la potenza della tecnologia come ad es. l’intelligenza artificiale (ma non al posto di quella naturale).
Il ruolo del CFO è pivotale, se riesce a identificare le domande giuste, l’idea giusta e avere un mindset che semplifica la complessità che ci offrono i moderni datalake, big data etc., ma anche trasmettere all’organizzazione in modo semplice gli obiettivi aziendali.
Il pensiero dev’essere profondo, largo ma rigoroso. E’ cercando di arrivare in fondo al motivo del problema che nasce l’idea giusta. L’azione dev’essere stretta e focalizzata, i piani di lavoro precisi. Il ritmo dev’essere fast o… super fast e pragmatico, anche abolendo con coraggio passaggi troppo lunghi e farraginosi. Dal datalake al faro: da mille numeri, tirar fuori i pochi davvero utili
Il CFO è la clessidra tra il datalake e il cliente (e deve generare da questa intersezione idee di business modellate sul profit & loss e la potenza per attivarle).
 

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