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Secondo una stima di Amcham – la Camera di Commercio Usa in Italia – data proprio la struttura dell’economia italiana e il suo business mix, l’impiego diffuso di Artifical Intelligence nelle imprese può portare sino a 570 miliardi di euro di fatturato nazionale in più al 2030, con un incremento di circa 23% del Pil rispetto alla baseline del 2017. Non solo. Le aziende che prima e meglio adotteranno le nuove tecnologie cresceranno, mediamente, ogni anno, del 3% in più rispetto ai competitors meno “tecnologici”. Con differenze da settore a settore.
Secondo il report che Amcham (e il suo gruppo di lavoro ad hoc) ha redatto, in collaborazione con Microsoft e McKinsey – le accelerazioni di crescita più evidenti saranno nelle industrie Tlc e Ict (+5,4% di incremento medio annuo), nei servizi finanziari (+4,7%), nella filiera automotive (+4,2%) e tra i produttori di beni di largo consumo (+4,2%, dagli alimentari alla cura di casa e persona). Sempre in positivo – ma con balzo decisamente più ridotto – il turismo (+2,5%), i servizi professionali (+2,3%) e l’edilizia (+1,7 per cento).
Aziende piccole (fino a 50 dipendenti) o molto grandi (più di mille addetti) hanno registrato punteggi migliori di successo rispetto a quelle medie o grandi. Probabilmente, le prime garantiscono maggiore velocità di implementazione, le seconde, migliori economie di scala.
Dall’analisi della survey – che ha coinvolto 190 executives di 90 aziende italiane – è emerso che, sebbene l’86% di queste aziende abbia già avviato progetti di Intelligenza artificiale, solo il 3% è in una fase avanzata di implementazione. Ma le aziende vedono anche dei rischi connessi all’implementazione di progetti di IA. Ovvero, l’incertezza rispetto ai costi di manutenzione (inclusi i costi di allineamento dei processi interni, di integrazione dei sistemi e di formazione) e l’impatto sui dipendenti.
«L’obiettivo – ha dichiarato Silvia Candiani, Ceo di Microsoft – è di far crescere in Italia una maggiore consapevolezza dei vantaggi che porta e contribuire a produrre policy che favoriscano l’adozione da parte delle nostre aziende di queste tecnologie».
«Tutti i paesi oggi si stanno muovendo per favorire e accelerare ricerca, sviluppo e adozione dell’AI – ha sottolineato Simone Crolla, managing director di Amcham –. Ma bisogna farlo in un’ottica di ecosistema e non operare a compartimenti stagni. Siamo pronti a collaborare con le istituzioni per l’adozione di politiche efficaci in tema di AI, oggi necessarie per favorire innovazione, investimenti e formazione su una delle aree che determinerà il futuro del nostro paese».