Approfondimenti e spunti per far crescere il tuo business.
Il MISE ha stanziato 50 milioni per le PMI e le banche supportano sempre più le imprese “sostenibili” o quelle che intendono diventarlo.
Buone notizie per le piccole e medie imprese: arrivano finanziamenti dal MISE – il Ministero per lo Sviluppo Economico – che ha stanziato 50 milioni di euro per sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei settori manifatturiero, commerciale, turistico e culturale. Nel frattempo, un’indagine dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, ha rivelato la propensione degli istituti di credito a supportare sempre più le imprese che integrano aspetti ambientali, sociali e di governo societario in linea con modelli di organizzazione e business improntati sulla sostenibilità.
I 50 milioni stanziati dal MISE
L’incentivo promosso dal Ministero per lo Sviluppo economico fa parte della misura in favore della Digital Transformation che, avviata a dicembre, prevedeva finanziamenti per 100 milioni di euro. Il MISE ha reso noto che sono ancora disponibili oltre 50 milioni e che le micro, piccole e medie imprese interessate potranno fare domanda anche in forma aggregata.
I progetti da finanziare riguardano:
Il supporto delle banche alle imprese “sostenibili”
Gli incentivi per le micro, piccole e medie imprese, e per le startup, non riguardano però solamente la Digital Transformation. Anche le imprese che adottano, o intendono adottare, modelli di organizzazione e business “sostenibili” possono contare su aiuti importanti. Soprattutto da parte delle banche, che le supportano finanziariamente attraverso la concessione di finanziamenti, di linee di credito e, a volte, anche con investimenti diretti.
Secondo un’indagine dell’ABI sulle Dichiarazioni non finanziarie (Dnf) pubblicate dagli istituti di credito nel 2020, le banche sono sempre più impegnate a favorire la crescita delle imprese all’insegna della sostenibilità economica, sociale e ambientale. In particolare, il 76,3% delle banche rendiconta iniziative di supporto alle PMI per promuovere una migliore gestione dei rischi d’impresa correlati al cambiamento climatico; il 75,6% per altri eventi ambientali, il 75,7% per gli aspetti sociali e il 61,6% per la governance.
L’importanza del cambiamento climatico
Particolare attenzione viene posta alle possibili conseguenze, anche in termini di opportunità, che il cambiamento climatico può avere sulle imprese. L’interesse comune è che le aziende siano sempre più sostenibili, ma anche in grado di fronteggiare i rischi che comportano i cambiamenti climatici.
Secondo l’indagine dell’Associazione Bancaria Italiana, gli istituti di credito fanno molta attenzione all’evoluzione delle Dichiarazioni non finanziarie delle controparti. Il 51% considera infatti una priorità il poter disporre di informazioni circa l’esposizione delle imprese ai rischi dei cambiamenti climatici per poter valutare anche la propria.
La sostenibilità climatica
Ecco che quindi, diventa di fondamentale importanza che le imprese possiedano i requisiti tecnici necessari affinché l’attività economica possa essere considerata climaticamente sostenibile. Le banche chiedono di poter accedere alle informazioni su questi requisiti tecnici. Inoltre, chiedono anche gli obiettivi di adattamento al cambiamento climatico delle attività economiche delle imprese. Per esempio, viene ritenuto fondamentale conoscere la rendicontazione sulla riduzione delle emissioni di CO₂, e anche le coordinate di geolocalizzazione per la valutazione del rischio fisico.