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Competenze Stem e Ict cercasi. Secondo Microsoft entro il 2020 saranno oltre 135 mila i posti di lavoro disponibili nel settore dell’informatica e delle telecomunicazioni. E per Randstad la domanda europea per le professioni tecnico-scientifiche aumenterà dell’8% entro il 2025. Peccato che si tratta di posizioni che non riusciranno a essere coperte a causa della mancanza di professionisti con skill adeguate.
Più precisamente mancheranno giovani preparati nelle cosidette materie Stem, acronimo che sta per Science, Technology, Engineering and Mathematics. Per le aziende già da quest’anno sarà complicato trovare ingegneri, fisici e informatici e questo perché la domanda da parte del mondo del lavoro supera di gran lunga il numero dei candidati con una formazione adatta. Il risultato di questa forbice saranno migliaia di posizioni vacanti. Una criticità che vale la pena ricordare. Saranno infatti le nuove generazioni a dover affrontare questo gigantesco ‘skill mismatch’ che impatterà sulle loro chance occupazionali.
Una delle strategie per correre ai ripari è scegliere cosa studiare avendo consapevolezza del mercato del lavoro. Scegliere una facoltà piuttosto che un’altra può fare la differenza soprattutto in Italia dove, nonostante gli ultimi segnali positivi, il tasso di disoccupazione resta tra i più alti in Europa – il 10,2% secondo l’Istat, percentuale che sale al 30,2% se consideriamo la disoccupazione giovanile.
Ecco perché informarsi già a 18 anni diventa fondamentale. Ad esempio se si guardano i dati di Indeed, uno dei più grandi marketplace dedicati al lavoro, si vedrà che Ingegneria e Analisi dei dati sono gli ambiti con le maggiori opportunità professionali per i giovani. O ancora può essere utile dare un’occhiata alle classifiche di Almalaurea e del Sistema informativo Excelsior che mostrano i mestieri più richiesti dalle imprese. Per coprire le vacancies sarà poi indispensabile sostenere l’istruzione femminile nei campi Stem e Ict.
Anche per questo in Italia sono nate iniziative come Stem in the city e «Coding Girls». Momenti di incontro pensati per incoraggiare le bambine e le ragazze a diventare protagoniste dell’informatica, dell’ingegneria e aiutarle a scoprire il fascino del mondo scientifico in senso lato. Iniziative che si ricollegano per. intenti alla strategia Youth 2030 delle Nazioni Unite. Come ricordato dal Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, Domenico De Maio: «Serve una strategia che pone i giovani al centro dello sviluppo globale e che prende atto dell’immenso potenziale da valorizzare, ma allo stesso tempo ci ricorda l’urgenza di incidere sulla qualità della loro vita».