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È partito in sordina qualche anno ma ormai è assurto al ruolo di protagonista assoluto. Il mercato della pubblicità online vale ormai 88 miliardi di dollari e il tasso di crescita non sembra accennare a rallentare e in realtà non sembrano mancare margini di ulteriore espansione. Secondo un’indagine fra i digital marketers condotto dalla pubblicazione americana The Manifest, solo il 66% di loro utilizza lo strumento della pubblicità digitale, un dato importante ma che cozza contro un alto dato di importanza cruciale: internet è infatti utilizzato in maniera continuativa ormai dall’89% degli americani e non è difficile immaginare che si arriverà vicino all’assoluta totalità nel giro di pochi anni.
Resta dunque da capire la ragione di questo delta. In molti casi il motivo è nell’assenza all’interno dell’azienda di una figura ad hoc, il digital marketer appunto, sebbene anche in questo caso i numeri sono in crescita e come spiega il media americano, le ragioni sono molteplici. La pubblicità online infatti comporta costi minori e garantisce una maggiore penetrazione. Inoltre, l’ecosistema digitale consente di raccogliere una quantità di dati di profilazione che permettono poi alle aziende di migliorare il focus delle loro campagne di marketing.
Cinque le ragioni principali per cui il 66% delle imprese sceglie la pubblicità online: il primo obiettivo, ovviamente, è quello di aumentare vendite e ricavi ma al secondo posto troviamo il desiderio di accrescere la riconoscibilità del proprio marchio. Segue al terzo posto il desiderio di aumentare il traffico verso il proprio sito web e al quarto quello di acquisire nuovi clienti potenziali. Il quinto obiettivo è proprio quello di tramutare questi clienti potenziali o saltuari in clienti fidelizzati.
I canali preferiti dalle aziende per la pubblicità online sono i social media (86% delle preferenze), i banner/display (80%) e le ricerche a pagamento (66%). Proprio per rispondere a questo crescente utilizzo da parte delle aziende del canale delle ricerche come strumento di marketing, Google ha deciso di accrescere il proprio focus dedicato alle Pmi tramite il proprio Google Ads, noto in precedenza come Google AdWords. Negli Stati Uniti, e da pochi giorni anche in Canada, è già disponibile Smart Campaigns, una piattaforma che permette alle imprese di creare le proprie strategie di marketing. La piattaforma utilizza gli strumenti del machine learning e della mapping technology per aiutare le imprese a disegnare campagne su misura per mercati di nicchia cui recapitare un messaggio tagliato su misura e con maggiori possibilità di tramutare un contatto in vendita.