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La carica verso Dubai 2020 Sono 889 le imprese in lizza

Business Travel

06 Giugno 2018

American Express

Mancano “solo” 880 giorni all’apertura di Expo Dubai 2020, evento che mobiliterà otto miliardi di dollari per la costruzione del sito e un flusso di investimenti esteri stimato tra 100 e 150 miliardi in costruzioni, servizi finanziari e It, infrastrutture. Nel 2017 il Comitato organizzatore ha già assegnato 134 appalti maggiori e altre centinaia andranno a scadenza quest’anno.
L’interesse delle imprese italiane è elevato: sulla piattaforma di procurement online (https://esource.expo2020dubai.ae) il nostro Paese è in prima linea con 889 aziende registrate, delle quali 555 (oltre il 60%) piccole e medie, una categoria che Expo Dubai intende agevolare: ad esse è andato il 56% dei 3.400 contratti finora assegnati. E da 140 Paesi se ne sono iscritte 15mila, il 71% del totale, ha riassunto il Richard McGuire, vicepresidente di Procurement Expo 2020.
È stato dato a Milano il calcio d’inizio dell’intenso finale di partita che porterà a costruire, arredare e corredare il sito espositivo e a fornire i servizi ai 25 milioni di visitatori attesi da tutto il mondo. Assolombarda ha ospitato il Comitato Expo di Dubai e con il ministero degli Esteri, l’ambasciatore italiano ad Abu Dhabi, l’Ice, Sace e il Padiglione Italia ha fornito alle oltre 250 imprese presenti una panoramica delle opportunità di business. «È un bene che l’Italia sia tra i primi partner per partecipazione alla piattaforma di e-procurement – ha osservato Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda – ed è significativo che quasi due terzi siano piccole e medie imprese. Si iscrivono direttamente al sito perché sono in grado di fare da sole». L’intenzione è agire con il “metodo di filiera” e con «la diplomazia economica – ha continuato Bonomi – in una grande alleanza tra pubblico e privato. Un percorso importante che Assolombarda vuole portare avanti».
I numeri sono rilevanti. «Il sito costerà 8 miliardi di dollari – ha spiegato Bonomi – e dopo l’Expo sarà trasformato in università, centro fieristico e di ricerca. Ingenti, quindi, i fondi che dovranno essere investiti nei prossimi anni nel comparto delle infrastrutture e dei trasporti, nel settore ospitalità e immobiliare e nel campo della produzione e distribuzione di energia. Ambiti, questi, in cui si aprono grandi possibilità di business per le imprese italiane».
Spazio per le aziende del nostro Paese ce n’è, se pensiamo che è affidata a un’italiana la costruzione della gigantesca cupola che sovrasterà Al Wasl Plaza, luogo simbolo del sito, valore 60 milioni di euro. Rimond, società milanese di progettazione e ingegneria, si è messa insieme a Cimolai per realizzare il progetto: «Forti dell’esperienza al Padiglione degli Emirati Arabi Uniti per Expo Milano 2015 – ha detto Giuseppe Chiarandà, amministratore delegato di Rimond – abbiamo contribuito a smontare e trasportare a Masdar City il Padiglione emiratino, in associazione con una grande impresa italiana, Cimolai». La stessa con la quale Rimond penserà adesso alla colossale cupola: tecnologica, alta 70 metri, larga 130, impiegherà 4mila tonnellate di acciaio. La prima pietra verrà posata il 30 luglio.
Le occasioni per il nostro sistema sono tante, ha sottolineato Liborio Stellino, ambasciatore ad Abu Dhabi: «Gli Emirati sono una piattaforma sfidante perché hanno sete di futuro e offrono una competizione importante in quanto crocevia di business da tutto il mondo: da gennaio ad aprile 38 tra capi di Stato e ministri degli Esteri hanno visitato il Paese». La cultura e la creatività italiane «possono essere strumenti per generare crescita e benessere negli Emirati» ha dichiarato Najeeb Al Ali, direttore esecutivo di Dubai Expo 2020. Paolo Glisenti, commissario generale di sezione per l’Italia e Expo 2020, ha siglato ieri con il direttore generale di Ice Agenzia, Piergiorgio Borgogelli, un accordo quadro operativo per la collaborazione nella diffusione delle opportunità di affari. Ce ne sono anche legate al nostro Padiglione: il concorso di idee per il logo dell’Italia alla manifestazione sarà aperto fino al 15 giugno a studenti, scuole di design, università e professionisti. Sul sito del Padiglione Italia (italiaexpo2020dubai.it) c’è anche il bando di manifestazione di interesse per il Project Design.
Borgogelli ha messo in luce l’effetto differito della presenza a Expo: «L’evento rappresenta una grande opportunità per valorizzare le soluzioni industriali più innovative delle nostre imprese. C’è spazio per creare opportunità ancora poco raccontate: oltre alla moda, al food, alla gioelleria c’è la tecnologia meccanica che l’anno scorso è cresciuta del 3,5 per cento»

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