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“Il consolidamento di abitudini di consumo sempre più ibride, tra canali fisici e digitali, e la tendenza a preferire modalità di acquisto e di pagamento contactless, mette di fronte le imprese italiane alla necessaria implementazione di nuove tecnologie”, sottolinea Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, “e tra i principali ostacoli legati allo sviluppo dell’e-commerce da parte di retailer medio-piccoli si trovano problemi legati ai costi troppo elevati di gestione (32%), difficoltà nel gestire gli aspetti inerenti la logistica (28%) e mancanza di competenze in materia di e-commerce (28%). L’integrazione delle tecnologie digitali da parte delle imprese italiane è ancora lontana dalla media europea. È necessario quindi sfruttare e dare valore allo sforzo che il sistema Italia dovrà fare a livello di investimenti orientati alle infrastrutture digitali, con l’obiettivo di contrastare il digital e fornire alle imprese quelle condizioni necessarie per proseguire lungo la loro necessaria conversione tecnologica”.
Dal lato consumatori, comunque, il digitale sta diventando la forma di pagamento preferita: “Da gennaio a giugno 2020 sono infatti state registrate 760 milioni di transazioni contactless, +17% rispetto allo stesso periodo del 2019, per un totale di 31,4 miliardi di euro, +15% sul 2019. Una crescita sostenuta dal sempre maggior numero di carte di questo tipo in circolazione”, commenta Alessandro Perego, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, “che testimonia come questa modalità di pagamento sia ormai entrata nelle abitudini degli italiani anche per motivazioni di maggior sicurezza e igiene, non dovendo toccare il POS per digitare il pin per transazioni inferiori ai 25 euro. Questo passaggio dai contanti alle carte è confermato allo stesso tempo dai dati relativi ai prelievi, diminuiti di oltre il 23% in termini di numero di operazioni e del 15% in termini di volumi”.
A fine 2020, come anticipato, si stima che il contactless raggiungerà un valore tra i 74 e gli 80 miliardi di euro (rispetto ai 63 miliardi dello scorso anno), con una penetrazione del 37% sul totale delle transazioni con carta (ancora più elevata se si guardano alle sole transazioni in negozio).
Si confermano in crescita anche i pagamenti da smartphone in negozio, che, in questo periodo di incertezza, crescono del +80% circa rispetto al primo semestre dello scorso anno, sfiorando quota 1,3 miliardi di euro tra gennaio e giugno 2020.
La quota dei pagamenti da smartphone con tecnologia contactless Nfc-Near Field communication (compresi i pagamenti con i wearable) è salita a oltre 1,1 miliardi di euro (+96%) e a fine 2020 si attesterà tra i 3 e i 3,3 miliardi di euro (+97%/+117%), con una penetrazione sui pagamenti contactless che salirà al 4%.
A gennaio 2021 arriveranno, inoltre, ulteriori stimoli per spingere sempre di più i consumatori ad usare i pagamenti contacless. Contestualmente alle misure che il governo sta mettendo in campo per scoraggiare l’uso del contante e incentivare invece l’incremento dei pagamenti con carte di credito e debito, sarà possibile anche nel nostro paese effettuare transazioni fino a un massimo di 50 euro senza dover digitare il codice pin.