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La tendenza 2022 è il Neverending tourism

Viaggi

21 Febbraio 2022

American Express

È il nuovo trend: gli operatori lo definiscono “turismo senza fine”. Ed è una modalità “ibrida” di viaggiare, che unisce esperienze online e virtuali alla visita di persona di alcune località, creando una sorta di continuum tra il pre-partenza, il viaggio vero e proprio e il rientro a casa

 

La pandemia ha trasformato profondamente il mondo del turismo. Le chiusure dei confini imposte da quasi tutti i Paesi del mondo per tentare di arginare il contagio hanno messo in ginocchio, in questi due anni, gli operatori del settore. Tanto che da febbraio 2020 a dicembre 2021, ha comunicato Pier Ezhaya, presidente di Astoi Confindustria Viaggi, le agenzie e i tour operator hanno perso circa 21 miliardi di fatturato, su un totale di 26.

 

Ecco allora che per tentare di arginare le perdite e fidelizzare gli appassionati viaggiatori si è scelto di puntare sul web. Offrendo contenuti on-demand da fruire prima della partenza o al ritorno, con l’obiettivo da un lato di valorizzare l’esperienza e dall’altro di creare un legame forte con la destinazione. Si tratta, quindi, di un modo completamente nuovo di viaggiare, opposto rispetto al classico mordi-e-fuggi che si è andato diffondendo negli ultimi anni pre-pandemia e che portava a visitare più mete possibili nel minor lasso di tempo.

 

I contenuti online pre-arrivo

 

Sulla scorta delle esperienze fatte nei mesi di chiusura nazionale, molte piattaforme online, agenzie di viaggi, ma anche catene alberghiere e musei, hanno iniziato a rendere disponibili, a volte anche gratuitamente, contenuti audio e video per approfondire la conoscenza di una specifica destinazione.

 

In alcuni casi è, poi, possibile acquistare pacchetti interamente virtuali. Per esempio, sulla piattaforma di affitto di case vacanza Airbnb è presente un ampio catalogo di esperienze a pagamento. Per fare yoga con esperti del posto collegati dal Giappone, assistere a lezioni di cucina con uno chef indiano che accoglie i turisti del web nella sua casa o ancora andare a caccia di aurore boreali con un cittadino islandese che risponde in video-call e insegna anche come impostare la macchina fotografica.

 

In altri casi, invece, alcune note catene alberghiere hanno iniziato a sfruttare le potenzialità della rete per rendere più coinvolgente il futuro soggiorno. Stando ai dati di un recente studio realizzato dalla Prof. Helen Chun della Cornell University’s School of Hotel Administration (un’università privata situata a Ithaca, New York), il binomio tra esperienze digitali pre-partenza e turismo si è dimostrato vincente. La ricerca, infatti, dimostra che assaporare un’esperienza imminente ne aumenta l’effettivo apprezzamento. Ecco perché, si legge nell’indagine, molti hotel negli ultimi mesi hanno iniziato a pensare al pre-arrivo come a una strategia di marketing che aiuta a creare engagement e soddisfazione.

 

Per esempio, la spagnola NH Hotel (la terza catena per dimensioni in Europa) propone ai futuri clienti tour virtuali per scoprire ed esplorare la struttura, la sua posizione e tutto ciò che la circonda. Si può navigare all’interno delle aree comuni per vedere quali sono i servizi che verranno offerti in loco o entrare nelle camere per trovare quella più adatta alle proprie esigenze. Gli appassionati di gastronomia partecipano a un tour interattivo a 360º per avere un’esperienza del ristorante mentre chi viaggia per lavoro, sempre digitalmente, può accedere alle varie sale meeting per pianificare l’evento prima dell’arrivo e in modo più accurato.

 

La fidelizzazione post-viaggio

 

Il nuovo “turismo senza fine”, poi, non si esaurisce con il ritorno a casa. Ecco perché, per fidelizzare il cliente, stanno nascendo sempre più servizi post-viaggio. Per esempio, attraverso la promozione e la vendita di prodotti enogastronomici o artigianali tramite portali di e-commerce.

 

The Leading Hotels of the World, un’associazione di alberghi che conta circa 400 strutture di lusso in 80 paesi del mondo, permette di acquistare, dai portali di e-commerce dei suoi resort, ogni genere di prodotto, come lenzuola, cuscini, accappatoi e casalinghi, ma anche prelibatezze gastronomiche.

 

Il resort São Lourenço do Barrocal, in Portogallo, ha creato uno shop online dove acquistare l’olio d’oliva prodotto direttamente nella tenuta, tè preparati con erbe aromatiche coltivate nell’orto biologico della proprietà e vini in edizione limitata, oltre a creazioni progettate in collaborazione con gli artigiani portoghesi locali.

 

Mentre il Douxe Store dell’Hotel Okura di Amsterdam mette in vendita un’ampia selezione di prodotti per il letto, compresi rete a molle e materasso, coperte e lenzuola, cuscini in microfibra e il piumino Ecodown.

 

L’evoluzione digitale durante il soggiorno

 

L’utilizzo della tecnologia, però, non porta solo a trasformare le fasi di pre-arrivo e post-ritorno, ma contribuisce anche a modificare il momento stesso del soggiorno. L’importanza di mantenere il distanziamento sociale e di rispettare le norme sanitarie ha imposto una decisa trasformazione dei servizi offerti in loco.

 

Così, per esempio, sono nate soluzioni di check-in a distanza e di reception “fantasma”. C’è chi come il Marriot Bonvoy, il gruppo che conta oltre 6.700 hotel e resort in portafoglio di vari marchi di lusso come St. Regis, The Ritz-Carlton, JW Marriott, tanto per citarne alcuni dei più conosciuti, ha ideato un’app ad hoc per gestire la maggior parte dei servizi. Da mobile, infatti, si può fare il check-in, mentre una notifica avvisa quando la camera è pronta in modo che il cliente possa arrivarci più velocemente evitando le attese. Si consultano, inoltre, tutti i servizi offerti e sono disponibili informazioni anche in merito a ristoranti, trasporti e attrazioni nelle vicinanze. A scelta si può anche decidere di attivare il servizio che trasforma lo smartphone in una chiave contactless della propria camera e grazie alla chat si inviano domande, in qualsiasi momento, alla reception.

 

A cura di OFNetwork

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