BUSINESS CLASS BY AMERICAN EXPRESS

Approfondimenti e spunti per far crescere il tuo business.

Leader più empatici e uffici per le esperienze: 5 trend per il lavoro del 2021

Smart Business

18 Gennaio 2021

American Express

 
Il 2020 è stato un anno in cui abitudini e schemi del lavoro sono stati sovvertiti, come mai prima d’ora. Lo dimostra la quantità di parole nuove o quasi che sono ormai diventate parte del nostro vocabolario quotidiano: smart working e south working, le videocall, Zoom o Teams all’occorrenza, giusto per citarne alcune. Ma quali tendenze si confermeranno nel 2021? Se gli scenari sono ancora aperti, una cosa è certa: sarà questo un anno di grandi sfide e sperimentazioni, a ogni livello: per chi guida l’azienda, per i dipendenti, per le risorse umane e per i legislatori. Con un obiettivo comune: capire cosa, ora, può rendere il nostro modo di lavorare migliore e come riuscire a realizzarlo rispettando le esigenze di produttività e quelle (riscoperte) di un nuovo equilibrio personale.
Sopravviverà l’ufficio?
C’è chi non ha dubbi sulla sua identità, ma i report più autorevoli vanno compatti in un’unica direzione: l’ufficio rimarrà, sì, ma cambierà formula. Diventando più che altro una sorta di hub di esperienze, dove confrontarsi e fare brainstorming insieme, ma da vivere a puntate. Potrebbe essere un luogo dove ci si reca solo due o tre volte a settimana, come ipotizza Ashley Whillans, docente alla Harvard Business School. Ma ci sono dei limiti: secondo una ricerca del McKinsey Global Institute del novembre 2020, più del 20% della forza lavoro potrebbe lavorare da tre a cinque giorni alla settimana da remoto in maniera efficiente. Il restante 80% della popolazione invece fa lavori che non possono essere trasferiti in remoto. In più, anche chi lavora da casa ha bisogno, dice McKinsey, di momenti di ufficio per mantenere alta la produttività. Ecco perché probabilmente potremo aspettarci una formula ibrida, che spinge al lavoro da remoto e trasforma gli uffici in spazi di collaborazione.
Il leader empatico.
È una delle previsioni dell’esperto di leadership Jacob Morgan, autore di quattro best seller, che nel suo ultimo libro “The Future Leader” delinea una figura di manager molto attento alle persone e capace di praticare l’empatia in ogni circostanza. Una caratteristica, questa, che l’Harvard Business Review ritiene necessaria per evitare quel “burnout” che in molti hanno sentito vicino per via dell’isolamento prolungato. Ma non solo: la compassionate leadership si fonda su intenzioni positive e un reale prendersi cura degli altri, azioni che insieme creano connessioni più forti tra le persone, aumentano la fiducia e funzionano da motivatori. Così ne risentono, in meglio, le condizioni personali e le performance professionali.
Smart working vero e il lavoro dal Sud.
Quante volte si è ripetuto nel corso dei mesi passati che lo smart working non era il telelavoro? Nel 2021 le aziende dovranno essere in grado di realizzare uno smart working vero, come spesso non è accaduto in passato. Significherà attuare nuovi modi di lavorare, puntando su obiettivi misurabili, raggiungibili e rilevanti, e non su orari, ma anche trovare un giusto equilibrio tra lavoro e momenti di sana disconnessione da tutto. In più bisognerà capire come affrontare un fenomeno nuovo emerso nel 2020: quello del south working, variante che implica lavorare dal sud per un’azienda del nord o di qualunque altro luogo del mondo. Un fenomeno che dice di quanto le persone abbiano sentito la necessità di operare in un contesto che reputavano migliore, anche a livello personale. Una tendenza che non scomparirà nei prossimi mesi.
Un design per il wellbeing.
Ecco perché si è iniziato a parlare di ridisegnare gli uffici per renderli luoghi più confortevoli. Dove non solo essere produttivi ma anche sentirsi bene, accolti, incentivati a esprimersi e motivati in quello che si fa. Non è un tema nuovo nel dibattito sul lavoro, ma il 2020 ha evidenziato più che mai l’importanza di puntare sul wellbeing anche come motivo d’attrazione di nuovi talenti. È un discorso che vale soprattutto per Millenials e Generation Z, che lo valutano tra i primi parametri quando devono scegliere un luogo in cui lavorare. Le aziende che sapranno rispondere a questa esigenza avranno un grande vantaggio sulla capacità di portare a bordo talenti e migliorare così i propri risultati, attraverso persone più motivate.
Dal digitale non si scampa.
Se c’è un assioma per il nuovo anno è quello della trasformazione digitale. La spinta arrivata dalla pandemia ha segnato un punto di non ritorno e in futuro saranno sempre più richieste competenze per lavorare online. LinkedIn ha analizzato i trend emersi negli Stati Uniti e in altri mercati globali, e tra i vari fenomeni individuati come quelli destinati a durare nel nuovo anno, ha stilato un elenco dei lavori più richiesti. Nella top ten troviamo: sviluppatori di software, venditori, project manager, amministratori IT e data analyst. Altri mestieri molto richiesti sono l’analista finanziario, il digital marketer, il supporto IT o helpdesk e il graphic designer. In più (e non a caso sono i due trend al centro del Next Generation EU) c’è il tema della sostenibilità, tornato alla ribalta nei mesi della pandemia. Nasceranno nuove figure specializzate in ESG, si cercheranno professionisti per la governance ambientale, sociale e aziendale, e vireranno verso il green anche antiche professioni, dall’energy manager al contabile green.
 

ARTICOLI CORRELATI

Per trasformare un'azienda in una data-driven company c'è bisogno della data literacy ecco le strategie da mettere in atto
Smart Business
Per trasformare un’azienda in una data-driven company c’è bisogno della data literacy: ecco le strategie da mettere in atto

Per trasformare un’azienda in una data-driven company c’è bisogno della data literacy: ecco le strategie da mettere in atto La trasformazione digitale delle imprese richiede …

#business intelligence #data literacy #data-driven company
Strategia di gestione della catena di approvvigionamento qual è la migliore per la tua azienda?
Smart Business
Strategia di gestione della catena di approvvigionamento: qual è la migliore per la tua azienda?

Comprendere i vantaggi e gli svantaggi delle diverse strategie di gestione della catena di approvvigionamento aiuta un’impresa a compiere la scelta giusta. Per dare ai …

#strategia d'impresa #gestione della catena di approvvigionamento #ottimizzazione della supply chain
Spunti per Business Leader su come ridisegnare i processi e la governance legata alla sostenibilità
Smart Business
Spunti per Business Leader su come ridisegnare i processi e la governance legata alla sostenibilità

Ecologia, sostenibilità e trasparenza sono diventate imperativi irrinunciabili per un’economia moderna e capace di guardare avanti. Ecco la road map da seguire per le aziende …

#sostenibilità #governance #Business Leader
1 2 3 4 64