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Aumenta la prudenza nel private banking, ma resta positivo il trend per gli asset di rischio. Ecco gli scenari in Europa e nel mondo.
Le misure di sostegno politico senza precedenti messe in atto dalle autorità monetarie e fiscali per far fronte alla crisi provocata dalla pandemia di Covid nel 2020, stanno creando in Europa e nel mondo nuovi trend di investimento legati alla ripresa e, di conseguenza, nuove opportunità di business per le imprese.
Inflazione o reflazione?
Gli stessi aiuti, però, hanno generato nel mondo della finanza timori di un aumento eccessivo dell’inflazione, che potrebbe impattare sulla stabilità dei prezzi e sui mercati.
Secondo Michael Blümke – Senior Portfolio Manager di Ethenea Independent Investors – questo rischio, però, non esiste. Più che l’inflazione, secondo lui potrebbe verificarsi una reflazione economica globale, che invece è positiva per i mercati, perché grazie agli aiuti massicci si avrà una ripresa economica tale che la produzione tornerà ai livelli di lungo periodo.
Trend positivo per gli asset di rischio
Secondo Blümke, in un contesto reflazionistico ha senso puntare sugli asset di rischio proprio per le politiche macroeconomiche di sostegno messe appunto dalle autorità economiche e finanziarie. Ma anche perché la reflazione comporta “una ripresa economica ciclica e un livello dei prezzi in aumento moderato”, fino ad arrivare all’obiettivo del 2% delle banche centrali.
Aumenta la prudenza nel private banking
L’incertezza provocata dal Covid spinge però gli investitori ad essere molto prudenti nel private banking. Lo dimostra uno studio Ipsos realizzato per AIPB – Capital Group: il 93% dei clienti private dichiara di voler ancora investire, ma a quote inferiori di capitale e per un orizzonte temporale ristretto. Nel 2019, il 52% era pronto a immobilizzare parte del proprio capitale per almeno 10 anni. Nel 2020 lo farebbe solo il 35%. E, comunque, bloccherebbe solo tra l’11% e il 20% del proprio portafoglio.
Nuove opportunità nel re-opening trade in Europa
Crescono, però, le opportunità in altri settori. Secondo Kairos – società italiana che opera nel settore del private banking e dell’asset management – il trasferimento di risorse dagli Stati ai consumatori ha generato un’enorme domanda potenziale di consumi che solo in parte è stata soddisfatta dall’e-commerce. Quando le diverse economie dei Paesi Europei saranno a tutti gli effetti aperte e funzionanti, se ne vedranno i benefici. Nel frattempo, si potrebbe puntare sulle opportunità di ingresso nel re-opening trade, cioè l’investimento in titoli del settore viaggi, tempo libero e trasporti, tra i più colpiti dalla pandemia.
Le aziende di questi comparti hanno la possibilità di rialzarsi anche grazie a soluzioni come quelle offerte dalle Carte Corporate American Express che – oltre ad offrire la possibilità di usufruire di fino a 58 giorni per pagare gli acquisti aziendali, senza oneri aggiuntivi, permettendo un’ottimizzazione dei flussi di cassa – consentono alle attività che hanno un fatturato superiore a 10 milioni di euro, di avere un ampio ventaglio di benefici legati ai viaggi di lavoro.
Con le riaperture, nuove opportunità nelle banche
Man mano che si procederà con le riaperture, secondo gli esperti di Amundi – società di asset management – cresceranno poi le azioni Value europee, cioè i titoli rappresentativi di aziende e settori che beneficiano della ripartenza delle economie. Si aprono, quindi, nuove opportunità anche nel settore bancario, specialmente per le banche commerciali e retail.
L’occasione dei titoli giapponesi
In Giappone, i Giochi Olimpici restano un’occasione per sviluppare e presentare al mondo nuove tecnologie e innovazioni. Ernst Glanzmann, manager di GAM Investments, fa notare che molte aziende giapponesi hanno già beneficiato dell’accelerazione dei cambiamenti in atto. Per esempio: i fornitori di servizi medici online, di software e componenti per i data center, l’automazione di fabbrica. Sono tutte occasioni d’investimento, anche se resta fondamentale selezionare i titoli su cui puntare e individuare quelle aziende capaci di cogliere anche le nuove opportunità legate al business ambientale.
Mixare growth e value
Resta di attualità il confronto tra growth e value. Per oltre 10 anni i bassi tassi hanno premiato i primi. Ora, secondo la società AllianceBernstein, la tendenza potrebbe invertirsi grazie ad un rialzo dei tassi. È bene quindi valutare se è il caso di costituire o incrementare l’esposizione al segmento value. Tra i titoli growth meglio puntare su azioni di società con modelli di business sostenibili e azioni “bond proxy”, come i servizi di pubblica utilità e i beni di prima necessità.