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Con tante cose da fare, è facile che i proprietari di piccole imprese si perdano nelle questioni finanziarie immediate, come la gestione dell’inventario, il pagamento delle buste paga e delle bollette. Ma per crescere, un’azienda ha bisogno anche di un piano finanziario per il futuro, con obiettivi da raggiungere in 3-5 anni. Ecco come svilupparlo
Traduzione dell’articolo in inglese pubblicato su Business Class, global content platform di American Express, e disponibile qui https://www.americanexpress.com/en-us/business/trends-and-insights/articles/5-steps-for-effective-financial-planning-and-management/
Con tante cose da fare, è facile che i proprietari di piccole imprese si perdano nelle questioni finanziarie immediate, come la gestione del magazzino, il pagamento delle buste paga e delle bollette.
Ma per crescere, un’azienda ha bisogno anche di un piano finanziario per il futuro. Una pianificazione finanziaria completa stabilisce obiettivi aziendali più ampi e a lungo termine, che rimangono inalterati nonostante le fluttuazioni delle attività quotidiane.
Se gestito correttamente, un piano finanziario di tre o cinque anni può contribuire a mantenere il flusso di cassa e definire il percorso dell’azienda.
UN PIANO FINANZIARIO NON È UN DOCUMENTO DEFINITIVO, MA NON DOVREBBE NEMMENO ESSERE COSTANTEMENTE MODIFICATO. PIUTTOSTO, È BENE STABILIRE UN CALENDARIO – MAGARI BASATO SU ALCUNI TRAGUARDI DI FATTURATO O SU PERIODI DI TEMPO PRESTABILITI – PER RIVEDERE, RIVALUTARE E, SE NECESSARIO, RIAGGIUSTARE IL PIANO.
Creare un piano finanziario
La stesura di un piano finanziario può sembrare dispendiosa in termini di tempo, ma è un passo fondamentale per la crescita, ed è esattamente ciò che molte piccole imprese prevedono di fare.
Secondo un’indagine della Federal Reserve condotta nel 2021 su oltre 10.000 piccole imprese, il 59% si aspettava un aumento dei ricavi per il 2022.
Sebbene nessuno possa prevedere con assoluta certezza le condizioni del mercato esterno a diversi anni di distanza, la pianificazione finanziaria può indirizzarvi nella giusta direzione.
Ecco come creare un piano finanziario per la vostra piccola impresa.
Prima di creare un piano finanziario, occorre una strategia.
In generale, esistono due approcci alla pianificazione finanziaria: bottom up e top down. Le aziende più grandi e diversificate tendono ad adottare un approccio dal basso verso l’alto (bottom up), partendo da informazioni dettagliate su specifiche linee di prodotti e servizi – come gli acquisti effettuati, il valore degli ordini, le proiezioni di vendita e le spese operative – per aiutare a prevedere le entrate dell’intera azienda.
Per le imprese più piccole, che offrono un numero minore di prodotti o servizi, è spesso preferibile un approccio top-down (cioè dall’alto verso il basso). Si parte da un quadro generale delle finanze dell’azienda nel suo complesso, oltre che da dati di mercato di elevato profilo, per aiutare a prevedere i ricavi della società e dei singoli prodotti.
La pianificazione finanziaria è solida quanto le informazioni su cui si basa. Ogni piano finanziario include tre principali indicatori: un conto economico, un rendiconto dei flussi di cassa e uno stato patrimoniale, tutti di particolare interesse per potenziali investitori e finanziatori.
Il più delle volte, un piano finanziario comprende anche:
Utilizziamo, a titolo di esempio, le entrate. Supponiamo che il vostro obiettivo sia quello di aumentarle del 50% l’anno prossimo. Un modo per raggiungere questo obiettivo consisterebbe nell’introdurre un nuovo prodotto sul mercato. Questo potrebbe richiedere un investimento maggiore in ricerca e sviluppo del prodotto, l’assunzione di più persone e il noleggio di ulteriori attrezzature. Come farete a pagare tutte queste nuove spese? Con le riserve di liquidità? Oppure dovrete cercare un finanziamento esterno, come una nuova linea di credito o un prestito? Più dettagli riuscite a definire, meglio sarete in grado di capire se i vostri obiettivi sono realistici e come raggiungerli.
Alcuni consulenti finanziari raccomandano alle aziende di creare più piani finanziari: uno ottimistico, uno realistico e uno di emergenza. Altri suggeriscono di creare scenari con un margine di +/- 10% per lasciare spazio alle variabili. Sono tutti esercizi validi, anche se bisogna tenere presente che un numero eccessivo di opzioni può anche confondere il percorso da seguire, il contrario di ciò che si sta cercando di ottenere. A volte è meglio semplificare.
Un piano finanziario non è definitivo, ma non dovrebbe nemmeno essere costantemente modificato. Stabilite invece un calendario, magari basato su alcuni traguardi di vendita o su periodi di tempo prestabiliti, per rivedere, rivalutare e, se necessario, riaggiustare il piano in vigore. Ad esempio, potrebbe essere necessario aggiornare periodicamente i KPI e le previsioni di vendita man mano che l’azienda cresce.
Come minimo, esaminate il vostro piano finanziario alla fine di ogni anno fiscale e poi estendetelo di altri 12 mesi. Questo piano dinamico consente all’azienda di concentrarsi costantemente sugli anni a venire e la accompagna verso il futuro.
A cura di OFNetwork