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Meno liquidità, più digitale: pagamenti, scambi, acquisti cambiano volto e dal denaro sonante passano alle modalità smart, mobile e touch. Cambia anche il ruolo del credito e quello dei canali Fintech.
La parola d’ordine del “pianeta credito” oggi è una sola: meno contante. Banche e finanziarie da tempo stanno cercando di alleggerire i depositi in giacenza, costosi da gestire e poco redditizi. Le politiche finanziarie dell’Unione Europea appoggiano questo processo, a cui la pandemia, con il crollo dell’utilizzo del denaro e la conseguente riduzione dei prelievi, ha dato una grossa mano. Ecco quindi che molte big company hanno preso provvedimenti significativi per accelerare tale evoluzione, che va verso il potenziamento della digitalizzazione negli scambi, nei pagamenti, negli acquisti
Big company contro il contante
I clienti Fineco con depositi inattivi oltre i 100mila euro dovranno alleggerirli e investire; in caso contrario il loro conto sarà chiuso. UniCredit e Banca Popolare dell’Emilia Romagna hanno alzato i costi di gestione dei conti correnti, mentre ING dal primo luglio chiuderà le sue 63 casse automatiche e ridurrà il numero delle filiali: da 30 a 23. Centocinquanta filiali in meno anche per Deutsche Bank, i cui dipendenti potranno lavorare da casa fino a tre giorni la settimana.
L’era della liquidità digitale
Sono tutti segnali di un mondo del credito che sta cambiando passo e punta sul digitale, perché tutta quella liquidità ferma sui conti correnti – in Italia arriva a un valore di 1.746 miliardi di euro, secondo Abi – non contribuisce a far girare l’economia reale. Inoltre, i tassi sono in negativo, e quindi la liquidità costa sempre di più, sia alle banche sia ai risparmiatori.
L’Osservatorio Innovative Payments ha fotografato un’Italia che apprezza il nuovo volto cashless, che viaggia online tra e-banking e smartphone. Il settore dell’e-commerce e dei pagamenti online vale oggi 30,6 miliardi di euro, e registra una crescita del 31%; quello delle transazioni via smartphone, che vale 1,3 miliardi, registra un +15%, mentre il contactless che vale 81,5 miliardi, è salito del 29%. Numeri in forte crescita, nonostante un calo generalizzato dei consumi, che nel 2020 ha superato il 13%. I pagamenti digitali invece sono passati dal 29 al 33% del valore totale, attestandosi sui 268 miliardi di euro.
Ma non si tratta di un “amore” passeggero: il Bank Administration Institute, l’organizzazione americana che fotografa trend e dati nel settore finanziario, assicura che l’87% dei consumatori intende proseguire con il digital banking anche quando mascherine e distanziamenti saranno storia ormai passata.
Il ruolo delle carte di credito
Nella tendenza al pagamento digitale, che sia contactless o via smartphone, che sia mobile o e-banking, la carta di credito è un’alleata irrinunciabile. Lo è anche nel Corporate e-payment dove trasparenza e tracciabilità delle transazioni sono requisiti fondamentali. Garanzie che offrono le Carte Corporate di American Express: semplici, flessibili e sicure da usare in ogni angolo del pianeta, costituiscono un lasciapassare di indubbia credibilità per ogni operazione di pagamento new generation, pre e post Covid.
Fintech, la nuova direzione
In un settore bancario in cui l’implementazione del digitale è una strada obbligata, stanno inoltre diventando vincenti le partnership con realtà Fintech, grazie alle quali le banche stanno acquisendo strumenti e competenze per rispondere adeguatamente a una clientela sempre più digital-oriented. Lo studio Deloitte Digital Banking Maturity 2020 rivela infatti che gli istituti di credito ancora non riescono a rispondere pienamente alle esigenze dei consumatori e i margini di crescita dei player in termini di “maturità digitale” sono ancora molto alti.
Il futuro parla cashless
A testimoniare la grande apertura del mercato italiano alla nuova dimensione del digitale è stata l’esperienza del Piano Italia Cashless, che ha riscosso un grande successo tra i consumatori. “Un piano che aveva limiti evidenti – commenta a Smartmoney il direttore dell’Osservatorio Innovative Payments Ivano Asaro – ma degno di nota perché queste tematiche sono finalmente arrivate al centro del dibattito politico”. L’iniziativa ha reso evidenti le grandi potenzialità dello sviluppo del digital banking in Italia, e mostrato con chiarezza che il settore ha ancora ampi margini di crescita.