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Si torna a spendere in Ricerca&Sviluppo. L’Istat vede per 2018 un +3,4% su anno

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17 Settembre 2018

American Express

Un segnale positivo che fa seguito a un anno, il 2017, che ha visto il maggior tasso di crescita dell’economia (+1,5%) degli ultimi 7 anni. Secondo le ultime previsioni dell’Istat, nel corso del 2018 le spese in Ricerca & Sviluppo intra-muros dovrebbero far registrare un’accelerazione del 3,4% rispetto allo scorso anno trainate soprattutto dalle istituzioni pubbliche che allargheranno i loro rubinetti di finanziamenti alle attività di R&S del 5,6%.
Gli investimenti delle istituzioni private non profit in ricerca e sviluppo dovrebbero invece crescere del 4,9% e quelli delle imprese del 2,9%. Le nuove stime sono state fornite dall’istituto di ricerca contestualmente alla pubblicazione dei dati definitivi per il 2016, anno nel quale la spesa in R&S è stata pari all’1.38% del pil, in lieve crescita sull’anno precedente quando era all’1,34 per cento. La media obiettivo dei Paesi Ue fissata dalla Strategia Europa 2020 è dell’1,53% del Pil.
Nel 2016 inoltre si stima che la spesa per R&S intra-muros sostenuta da imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni private non profit e università sia stata pari a 23,2 miliardi di euro (+4,6% rispetto al 2015). Per il 2017 i dati preliminari indicano un aumento della spesa per R&S pari all’1,8% a valori correnti sia nelle imprese sia nelle istituzioni pubbliche (non sono ancora disponibili i dati sulle università). Tornando ai dati relativi al 2016, alla spesa complessiva contribuiscono il settore delle imprese per il 60,8%, le università per il 24,2% e le istituzioni pubbliche per il 12,6%. Rispetto al 2015 la spesa per R&S cresce del 9,3% per le imprese, resta stabile nelle istituzioni pubbliche, mentre cala nelle università (-1,0%) e, in misura ancora più marcata, nelle istituzioni private non profit (-18,6%).
Aumenta dal 2015 il contributo alla spesa complessiva per R&S delle imprese a controllo nazionale e dei finanziatori esteri rispettivamente di 2,1 e 1,5 punti percentuali; è in calo quello delle istituzioni pubbliche, università e non profit (-3,5 punti percentuali in totale). L’aumento più rilevante della spesa per R&S intra-muros riguarda le attività di sviluppo sperimentale (+15,6%); la ricerca di base e quella applicata registrano un lieve calo (complessivamente -0,2%). In crescita infine nel 2016 il personale impegnato in attività di R&S conteggiato sia in unità sia in termini di unità equivalenti a tempo pieno (Etp). In particolare, ammonta a 435.283 unità (+11,7% dal 2015) e a 290.039,5 in termini di Etp (+11,9%).  Rispetto al totale degli addetti i ricercatori in termini di unità aumentano del 6,6% (da 174.327 unità del 2015 a 185.916 nel 2016). In termini di Etp, i ricercatori aumentano del 6,2% (da 125.875,0 a 133.705,7 unità espresse in Etp). L’aumento più consistente in Etp è rilevato nelle imprese (+11,3%) e nelle università (+4,0%).

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