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Tutti i numeri della moda

Business Insights

24 Marzo 2020

American Express

La moda è stato in questi anni un settore particolarmente vitale. Lo dice l’ultimo rapporto realizzato dall’Area Studi di Mediobanca che racconta che la moda italiana ha chiuso il 2018 con un giro d’affari totale di 71,7 miliardi di euro, in aumento del 3,4% sul 2017. Un business sempre in crescita, merito soprattutto dell’export che rappresenta oltre il 72% del fatturato. Non si tratta di un picco momentaneo, ma di un’onda lunga tutti gli ultimi cinque anni.
 
 
Il rapporto di Mediobanca ha analizzato 173 aziende che hanno un fatturato superiore ai 100 milioni di euro: 70 di queste sono straniere e rappresentano il 34,7% del fatturato aggregato (in testa le francesi Lvmh e Kering). I dati dell’analisi mettono anche in evidenza che essere quotati in borsa fa la differenza. Infatti, si vede che le aziende a controllo italiano hanno migliori performance quando sono quotate, però solo 15 su 173 lo sono.
 
 
Nel rapporto si legge che nel 2018 “i 46 grandi gruppi europei hanno fatturato 251,5 miliardi (+33,6% sul 2014 e +6,3% sul 2017). L’Italia, con le sue big 14, è il paese più rappresentato a livello numerico, ma è la Francia, con una quota del 34,6% del fatturato aggregato, ad aggiudicarsi il primato per giro d’affari, seguita da Germania (12,2%), Spagna e Regno Unito (entrambi 11,3%)”. In calo il peso dell’Italia (8,3%), principalmente a causa della fusione tra Luxottica e Essilor che ha dato vita alla holding EssilorLuxottica con base a Parigi”.
 
 
Questa la classifica europea: “Al primo posto c’è sempre Lvmh (46,8 miliardi). Molto distanti Inditex che controlla Zara, (26,1 miliardi), la tedesca Adidas (21,9 miliardi), la svedese H&M (20,5 miliardi) e proprio EssilorLuxottica (16,2 miliardi). Prima tra gli italiani Prada (3,1 miliardi), al 14esimo posto in classifica”.
 
 
Una moda che funziona, vuol dire anche, soprattutto, occupazione. Sono 45 mila i nuovi addetti nel settore, e si sta lavorando per ridurre anche qui le differenze create dal gender gap: per ora solo il 22% dei consiglieri è donna. Risultati non ancora ottimi, ma che vanno verso un miglioramento.
 
 
Le aziende di abbigliamento sono molto popolari anche online. Al mese, si contano circa 180 milioni di ricerche che riguardano l’abbigliamento. Sono in testa i marchi come H&M, Zara e Bershka. Seguono le ricerche per i prodotti di pelletteria con 58 milioni di ricerche al mese, tra tutti Louis Vuitton, Gucci e Balenciaga, e quelle che riguardano i gioielli, con 36 milioni di ricerche. Qui i brand più cercati sono Pandora, Rolex e Swarovski.
 

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